Latte, per Confagricoltura occorre lavorare per premiare chi produce qualità
Aldilà del prezzo, servono parametri oggettivi che tengano conto dell’impegno di chi allevaSi è riunito mercoledì 19 settembre a Torino, convocato dall’assessore regionale all’Agricoltura Giorgio Ferrero, il tavolo del latte al quale sono intervenuti, per Confagricoltura, il presidente della sezione regionale di prodotto Guido Ottana e la veterinaria e allevatrice Cristina Donalisio, referente del comparto per la provincia di Torino, insieme al direttore regionale Valter Parodi. “Abbiamo purtroppo dovuto registrare una scarsa disponibilità da parte industriale a prendere in considerazione le nostre richieste – dichiara Guido Oitana – riferite essenzialmente a una revisione della tabella qualità, in modo da rendere i nostri parametri maggiormente omogenei con quelli di altre realtà regionali. Ciononostante riteniamo che il confronto, con un impegno maggiormente incisivo da parte della Regione, possa e debba continuare, per favorire il consolidamento di un comparto strategico per l’agroalimentare piemontese di qualità”.
Per la Confagricoltura, aldilà della trattativa sul prezzo del latte, è importante definire ridefinire parametri oggettivi in grado di apprezzare e premiare l’impegno dei produttori impegnati quotidianamente con passione per il raggiungimento di un alto livello qualitativo. “La nostra organizzazione – sottolinea il presidente di Confagricoltura Piemonte Enrico Allasia – ha anche ribadito la necessità di valorizzare il latte messo a disposizione per la realizzazione di produzioni con il marchio Piemunto, per giungere a una più equa distribuzione del reddito all’interno della filiera".
c.s.
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