L’agricoltura piemontese guarda al futuro
L'obbiettivo è giungere ad una sempre migliore qualificazione delle produzioni in un'ottica di filiera integrataGiungere ad una sempre migliore qualificazione delle produzioni in un’ottica di filiera integrata che muova dal campo passi alle operazioni di trattamento aziendale dei prodotti e si concluda con la loro valorizzazione e commercializzazione. È questo uno dei principali obiettivi annunciati dall’assessore regionale all’Agricoltura Giorgio Ferrero, presentando in terza Commissione (oggi presieduta dal vice Giovanni Corgnati) il Documento di economia e finanza regionale (Defr) 2019-2021 per la materia di competenza.
“Bisogna migliorare la competitività dei produttori primari integrandoli meglio nella filiera agro-alimentare attraverso i regimi di qualità, la creazione di un valore aggiunto per i prodotti agricoli e la loro promozione nei mercati locali e nelle filiere corte. Serve una più efficace penetrazione nei mercati anche attraverso l’organizzazione sistemica delle imprese orientate ad obiettivi condivisi”, ha spiegato Ferrero. Tra le principali strategie, il Defr individua la garanzia della corretta concorrenza di mercato tramite i controlli sui prodotti di qualità (Dop, Igp, Igt, Sqn, biologico) e lo sviluppo di forme di valorizzazione e di promozione strutturate per differenti livelli comunicativi (il brand Piemonte, i marchi Dop e Igp, il sistema di qualità regionale, i Pat e i prodotti di nicchia) e per le diverse tipologie di target di consumatore e di mercato (locale, interno nazionale, interno europeo e paesi terzi), con particolare attenzione all’internazionalizzazione delle produzioni agroalimentari piemontesi di qualità.
Tutto ciò attraverso la garanzia della sicurezza alimentare: dal rispetto delle norme di produzione attraverso analisi chimiche dei vini ai controlli sui residui di prodotti fitosanitari e all’etichettatura e alla tracciabilità dei prodotti zootecnici. Con il supporto dei Fondi europei, l’agricoltura piemontese guarda anche a facilitare l’insediamento e la formazione dei giovani e all’ammodernamento delle strutture aziendali. “Il documento prevede di indirizzare le richieste di intervento in un’ottica di co-finaziamento pubblico-privato con incentivazione al ricorso al credito”, ha aggiunto Ferrero. Altro tema al centro del Defr è il valore dell’acqua, il controllo della sua qualità e la corretta gestione delle risorse idriche. Per l’approfondimento delle conoscenze sulle superfici irrigate dai consorzi è prevista infine la realizzazione dei catasti informatizzati.
c.s.
TORINO Giorgio Ferrero - agricoltura - Documento Economia e Finanza - Terza Commisisone - Giovanni Corgnati - Materia di competenze