Le attiviste del Comitato contro il ddl Pillon da Boeti
Il presidente del Consiglio regionale del Piemonte ha ricevuto una delegazione dell'associazione“Siamo contrarie alle proposte e alle modalità di attuazione del cosiddetto cambiamento che la norma e i suoi firmatari propugnano”. È quanto hanno sostenuto le attiviste del Comitato torinese per il ritiro del Disegno di legge Pillon, ricevute dal presidente del Consiglio regionale del Piemonte Nino Boeti, alla presenza di numerosi consigliere e consiglieri regionali.
Il Ddl, in discussione al Senato, tratta norme in materia di affido condiviso, mantenimento diretto e garanzia di bigenitorialità e ha come primo firmatario il senatore Simone Pillon (Lega). Il Comitato ha chiesto che anche l’Assemblea piemontese si pronunci in maniera contraria, chiedendone il ritiro.
“Per contrastare una riforma ideologica, iniqua e ingiusta si stanno mobilitando in tutta Italia e anche qui a Torino soprattutto associazioni femminili e quelle che si occupano di minori” ha spiegato Laura Onofri di “Se non Ora Quando”. L’avvocata Michela Quagliano, presidente dei “Giuristi democratici”, ha poi sottolineato come questa sia una riforma sessista e schierata a difesa del genitore più forte economicamente e quindi iniqua e ingiusta, che ignora l’interesse dei minori.
“Questo disegno di legge è destinato ad aumentare la conflittualità tra le coppie che si vogliono separare” hanno puntualizzato le rappresentanti di “Casa delle Donne” di Torino. Infine è stato annunciato che anche in Piemonte ci sarà una mobilitazione per il prossimo 10 novembre, data in cui in tutta Italia si manifesterà contro questo Disegno di legge. La consigliera Silvana Accossato (Leu) ha ricordato di aver presentato una mozione in materia.
c.s.
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