Il Consiglio regionale ricorda i piemontesi caduti sotto il ponte Morandi
Il presidente del Consiglio Boeti cita Obama: 'Oggi è un giorno qualunque della nostra vita, ma quello che succederà nei prossimi giorni dipenderà dalle scelte che avremo fatto adesso'Con il ricordo delle vittime piemontesi, il presidente del Consiglio regionale, Nino Boeti, ha aperto la commemorazione, tenutasi all’inizio della seduta odierna a Palazzo Lascaris, delle quarantatré persone decedute a causa del crollo del ponte Morandi a Genova.
Andrea Vittone, Claudia Possetti e i figli di lei Manuele e Camilla Bellasio di Pinerolo; Cristian Cecala, Dawne Munroe e la piccola Crystal di Oleggio; Alessandro Robotti e Giovanna Bottaro di Arquata Scrivia; Marta Danisi, originaria di Sant'Agata di Militello, da alcuni anni infermiera ad Alessandria. Il presidente ha definito l’evento “assurdo” per “un Paese civile”, perché “un Paese civile e moderno, mentre ne progetta di nuove, si prende anche cura delle opere già realizzate, che soffrono il peso del tempo. La politica ha un unico grande obiettivo: quello di rendere migliore la vita dei cittadini e questo si realizza attraverso un giusto equilibrio tra quello che c’era e quello che ci sarà”.
Prima di chiudere la celebrazione e chiedere un minuto di raccoglimento ai presenti in Aula, Boeti ha citato il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, quando salutando il senatore McCain ha detto: “Oggi è un giorno qualunque della nostra vita, ma quello che succederà nei prossimi giorni dipenderà dalle scelte che avremo fatto adesso”. L’auspicio del presidente è stato quindi quello che “il nuovo ponte possa essere costruito in tempi rapidi”.
c.s.
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