Frana di Bussoleno: presentato il piano degli interventi
L'assessore regionale Alberto Valmaggia: 'Le nostre priorità sono ora consentire un rapido rientro alla popolazione evacuata'
Ammontano ad oltre 3 milioni e mezzo di euro le risorse che saranno complessivamente impiegate per il ripristino della borgata San Lorenzo di Bussoleno colpita dalla frana del giugno scorso: nel corso di un incontro con la cittadinanza svoltosi il 7 gennaio, l'assessore regionale alla Protezione civile, Alberto Valmaggia, e i tecnici competenti hanno illustrato quanto è stato fatto e cosa di farà nei prossimi mesi per riportare il territorio in stato di normalità e di sicurezza.
“La Regione - ha dichiarato Valmaggia - si è attivata tempestivamente per garantire che il territorio danneggiato venga ripristinato con garanzie di maggiore sicurezza rispetto al passato. Le nostre priorità sono ora consentire un rapido rientro alla popolazione evacuata e ottenere dallo Stato che vengano presto risarciti i danni dei privati”.
Durante l’incontro sono state illustrate le prime operazioni in soccorso alla popolazione, che grazie all’efficienza del sistema piemontese hanno permesso un’adeguata assistenza alle persone, evitando vittime e rimuovendo fango dalle strade e dalle abitazioni. E’ stato poi ricordato che è stato elaborato un piano di protezione civile straordinario ed è stata avanzata al Governo la richiesta di stato di emergenza, riconosciuto il 27 giugno con uno stanziamento di 2.690.000 euro da impiegare per le opere definite urgenti. La somma è stata trasferita alla Regione solamente in questi giorni e sarà gestita in contabilità speciale insieme a 900.000 euro di risorse regionali. Nel mese di luglio il presidente della Regione Piemonte, con apposita ordinanza del Capo Dipartimento della Protezione civile, è stato nominato commissario delegato per la redazione del piano degli interventi, da predisporre nei successivi 45 giorni. Nel mese di settembre, il Capo Dipartimento della Protezione civile ha così dato il proprio nulla osta all’esecuzione degli interventi, che prevedono la pulizia dell’area interessata, lavori di somma urgenza di realizzazione delle vasche di trattenuta e per il convogliamento delle acque del rio Comba delle Foglie verso la Dora Riparia, i primi lavori di stabilizzazione dei suoli anche con interventi di natura boschiva, svuotamenti e pulizie di briglie su altri impluvi dei Comuni interessati, l’autonoma sistemazione.
Il prospetto finanziario prevede 3.590.000 euro per soccorso alla popolazione, interventi di somma urgenza e opere urgenti, 2.432.000 euro del Programma di sviluppo rurale per opere definitive, 1.685.000 euro, in attesa dal Dipartimento di Protezione civile, per il ripristino dei danni ai privati.
Tra gli interventi effettuati figurano due reti di trattenuta di materiale detritico a monte delle vasche di laminazione, un primo sbarramento di trattenuta, una vasca di laminazione di monte, una vasca di laminazione di valle e il guado per la frazione Meisonetta. Nelle prossime settimane è prevista la demolizione di tre abitazioni ricadenti nelle vasche di accumulo delle acque, necessaria per procedere al collaudo delle opere e consentire, di conseguenza, il rientro nelle proprie abitazioni della popolazione e l’eliminazione della cosiddetta “zona rossa” oggetto di evacuazione. Entro dicembre del 2019, secondo i tempi definiti dal Dipartimento della Protezione Civile, dovrebbe inoltre essere possibile attivare i procedimenti per il risarcimento danni ai privati.
“La Regione - ha dichiarato Valmaggia - si è attivata tempestivamente per garantire che il territorio danneggiato venga ripristinato con garanzie di maggiore sicurezza rispetto al passato. Le nostre priorità sono ora consentire un rapido rientro alla popolazione evacuata e ottenere dallo Stato che vengano presto risarciti i danni dei privati”.
Durante l’incontro sono state illustrate le prime operazioni in soccorso alla popolazione, che grazie all’efficienza del sistema piemontese hanno permesso un’adeguata assistenza alle persone, evitando vittime e rimuovendo fango dalle strade e dalle abitazioni. E’ stato poi ricordato che è stato elaborato un piano di protezione civile straordinario ed è stata avanzata al Governo la richiesta di stato di emergenza, riconosciuto il 27 giugno con uno stanziamento di 2.690.000 euro da impiegare per le opere definite urgenti. La somma è stata trasferita alla Regione solamente in questi giorni e sarà gestita in contabilità speciale insieme a 900.000 euro di risorse regionali. Nel mese di luglio il presidente della Regione Piemonte, con apposita ordinanza del Capo Dipartimento della Protezione civile, è stato nominato commissario delegato per la redazione del piano degli interventi, da predisporre nei successivi 45 giorni. Nel mese di settembre, il Capo Dipartimento della Protezione civile ha così dato il proprio nulla osta all’esecuzione degli interventi, che prevedono la pulizia dell’area interessata, lavori di somma urgenza di realizzazione delle vasche di trattenuta e per il convogliamento delle acque del rio Comba delle Foglie verso la Dora Riparia, i primi lavori di stabilizzazione dei suoli anche con interventi di natura boschiva, svuotamenti e pulizie di briglie su altri impluvi dei Comuni interessati, l’autonoma sistemazione.
Il prospetto finanziario prevede 3.590.000 euro per soccorso alla popolazione, interventi di somma urgenza e opere urgenti, 2.432.000 euro del Programma di sviluppo rurale per opere definitive, 1.685.000 euro, in attesa dal Dipartimento di Protezione civile, per il ripristino dei danni ai privati.
Tra gli interventi effettuati figurano due reti di trattenuta di materiale detritico a monte delle vasche di laminazione, un primo sbarramento di trattenuta, una vasca di laminazione di monte, una vasca di laminazione di valle e il guado per la frazione Meisonetta. Nelle prossime settimane è prevista la demolizione di tre abitazioni ricadenti nelle vasche di accumulo delle acque, necessaria per procedere al collaudo delle opere e consentire, di conseguenza, il rientro nelle proprie abitazioni della popolazione e l’eliminazione della cosiddetta “zona rossa” oggetto di evacuazione. Entro dicembre del 2019, secondo i tempi definiti dal Dipartimento della Protezione Civile, dovrebbe inoltre essere possibile attivare i procedimenti per il risarcimento danni ai privati.
c.s.
BUSSOLENO piemontese - Piemonte - Incontro - emergenza - Governo - Popolazione - Sistema - Operazioni