Cambiano le norme sugli incendi boschivi
L'assessore all'Ambiente, Alberto Valmaggia: 'Una risposta chiara su una materia per noi prioritaria'“Una risposta chiara su una materia per noi prioritaria come la necessità di tutelare i piemontesi e il territorio, uno strumento in più per l’ambiente e la qualità dell’aria che prevede anche importanti risorse e strumenti per la ricostruzione delle aree danneggiate”: è il commento che l’assessore all’Ambiente e Protezione civile, Alberto Valmaggia, ha rilasciato dopo che il Consiglio regionale ha approvato, al termine della seduta del 25 settembre, la nuova legge contro gli incendi boschivi. Il provvedimento, finanziato con tre milioni di euro l’anno per il triennio 2018-2020, era molto atteso, soprattutto dopo gli incendi dello scorso autunno e il decreto nazionale che ha comportato l'assorbimento del personale del Corpo forestale tra le file dell'Arma dei Carabinieri e dei Vigili del Fuoco, che hanno portato alla revisione dell’intero sistema.
Al volontari del Corpo AIB del Piemonte viene attribuito un ruolo fondamentale nella prevenzione degli incendi boschivi e nel coordinamento alle operazioni di spegnimento, in funzione della presenza capillare e della profonda conoscenza del territorio. Il Corpo potrà inoltre contare sul supporto imprescindibile dei Carabinieri forestali e dei Vigili del Fuoco. Per quanto concerne le misure necessarie per la prevenzione, viene disposto il divieto di abbruciamento diffuso di materiale vegetale su tutto il Piemonte nel periodo compreso tra il 1° novembre e il 31 marzo, quando il rischio di incendi è più elevato, fatte salve specifiche deroghe. Le violazioni potranno portare all’applicazione di sanzioni da un minimo di 200 a un massimo di 2.000 euro.
Tra le altre novità figurano:
- la redazione del Piano di previsione, prevenzione e lotta attiva agli incendi boschivi come strumento di programmazione delle azioni a cui gli operatori devono fare riferimento;
- la possibilità di dichiarare lo stato di massima pericolosità per incendi boschivi, oltre che sull’intero territorio piemontese, anche su aree limitate;
- la definizione dettagliata delle funzioni della Sala operativa unificata del Piemonte e le modalità di attivazione delle flotte aeree di spegnimento;
- la concessione a enti pubblici o privati di contributi per la ricostruzione dei boschi danneggiati da un incendio, in modo particolare nelle aree maggiormente soggette a pericoli per l’incolumità dei cittadini.
c.s.
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