Avvio complesso per le imprese piemontesi nel primo trimestre 2025
Stabili occupazione e investimenti, ma la produzione rallenta. Cresce la preoccupazione per il costo dell'energia.L'indagine congiunturale realizzata dal Centro Studi dell'Unione Industriali Torino per il primo trimestre 2025 rivela dati che riflettono l'incertezza dello scenario economico nazionale ed europeo. In questo contesto, la fiducia delle imprese piemontesi continua a contrarsi rispetto ai trimestri precedenti.
Nonostante il clima di incertezza, le imprese della regione sono determinate a guardare oltre le difficoltà. Quasi tre quarti degli intervistati confermano programmi di investimento, con il 23,6% che prevede l'acquisto di nuove attrezzature. L'indice di utilizzo degli impianti si mantiene stabile al 77% del pieno regime.
Secondo Andrea Amalberto, presidente di Confindustria Piemonte, gli investimenti privati, il PNRR e un credito gestito correttamente sono essenziali per una ripresa economica. Amalberto sottolinea l'importanza di evitare che il credito venga soffocato da tassi in calo e che il prezzo dell'energia non subisca aumenti irrazionali.
Tuttavia, gli indicatori economici suggeriscono una prospettiva di riduzione nella produzione, ordini e redditività, con ridimensionate attese sulle esportazioni. Le aspettative sui livelli occupazionali restano positive, anche se ridimensionate rispetto al trimestre precedente
A livello territoriale, le attese di produzione sono particolarmente negative a Vercelli, Biella, Alessandria, e Novara, mentre Torino, Asti e il Canavese mostrano segnali più positivi.
A livello settoriale, il comparto manifatturiero mostra segni di sofferenza, soprattutto nelle aziende metalmeccaniche e nell'automotive. Al contrario, il terziario continua la sua crescita, con prospettive particolarmente positive per le imprese ICT.

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