Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto e Piemonte dicono no all'eventuale messa in discussione di strade, autostrade e collegamenti per un valore di oltre 3 miliardi di euro e chiedono la certezza dei finanziamenti necessari a garantire la realizzazione o il completamento delle opere attese dal territorio.
I rispettivi assessori alle Infrastrutture, Raffaele Donini, Claudia Maria Terzi, Elisa De Berti e Francesco Balocco, hanno deciso di rivolgersi direttamente al ministro Danilo Toninelli per avere rassicurazioni sui lavori dopo la dichiarata intenzione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di revocare la concessione a Società Autostrade per l’Italia (Aspi), che si era impegnata a destinare quella cifra (3,2 miliardi, di cui circa uno per lavori già avviati o da avviare e il resto per progetti in corso di approvazione) per realizzare opere già condivise con i territori.
In particolare, scrivono gli assessori, “si tratta di impegni già assunti ufficialmente e formalmente, che riguardano: lavori già avviati, per i quali deve essere assicurata la continuità dell’erogazione dei finanziamenti, previsti in genere per stati di avanzamento; lavori ancora da avviare, ma per i quali sussiste da tempo l’impegno finanziario di Aspi, riscontrabile, come detto, dagli atti approvativi delle opere o da convenzioni sottoscritte; progetti già ad un avanzato stadio approvativo, per i quali cioè è in fase di conclusione la Valutazione di impatto ambientale o addirittura è stato approvato il progetto definitivo ed è già stato predisposto l’esecutivo, previsti dalla Convenzione Unica fra Aspi e Stato”.