“Nelle scorse settimane ho scritto all’AD di Trenitalia Orazio Iacono per manifestare formalmente, anche a nome di un territorio che si sente fortemente penalizzato, la contrarietà per la soppressione del Frecciabianca 8807 Torino-Porta Nuova Lecce e dell’8824 in direzione opposta, decisione che priva le fermate intermedie di Asti e Alessandria degli unici collegamenti “veloci” con Piacenza e Bologna e che sono stati sostituiti con un Frecciarossa su Milano che poi raggiunge la Romagna e la Puglia (e viceversa)”. Lo ha ricordato l’assessore ai Trasporti della Regione Piemonte Francesco Balocco rispondendo ad una Question time in Consiglio Regionale.
La Regione ha anche disposto rilievi per verificare l’esatta consistenza dell’utenza che si avvale dei Frecciabianca in questione. L’utenza da Torino a Piacenza è risultata certo non trascurabile, così come il numero dei passeggeri saliti ad Asti ed Alessandria.
Trenitalia ha fornito garanzie circa la volontà di individuare soluzioni di sviluppo su questa direttrice e manifestato la disponibilità ad attivare con urgenza un tavolo tecnico congiunto, così come richiesto, che consenta di valutare ipotesi alternative, come ad esempio il prolungamento da Bologna fino a Torino (e viceversa) della linea adriatica. Da queste soluzioni la stessa Trenitalia potrebbe trarre vantaggi economici in quanto l'offerta che andrebbe ad implementare non risulterebbe concorrenziale alla rete AV, ma andrebbe ad intercettare quote di mercato che ora sono delocalizzate parzialmente sui bus e principalmente su mobilità “poco sostenibile”.