TORINO - Prosegue il contrasto al fenomeno dei lavavetri

Sono 109 le persone che la Polizia Municipale ha identificato e sanzionato perché stazionavano agli incroci più trafficati della città per pulire il parabrezza delle auto

21/09/2018 16:40

Sono 109 le persone che la Polizia Municipale ha identificato e sanzionato, perché stazionavano agli incroci più trafficati della città per lavare i parabrezza delle auto, dall’inizio anno. Gli incroci maggiormente interessati dal fenomeno si trovano sull’asse di corso Regina Margherita, corso Vittorio Emanuele II e corso Bramante.
 
"Il problema dei lavavetri che esercitano la loro attività nei pressi degli incroci è ben noto a questo Reparto che tra i suoi compiti istituzionali ha anche quello di contrastare questo fastidioso fenomeno al quale sono dediti per lo più soggetti di etnia ROM” - sottolinea Alessandro Parigini, Ufficiale e Responsabile del Reparto operativo speciale della Polizia Municipale. "L’unità dedica pattuglie quotidiane sia al mattino che al pomeriggio con servizi programmati dall’ufficio negli incroci più presidiati durante l’arco della mattina e del pomeriggio. I soggetti, in virtù del cresciuto controllo, hanno alzato la soglia di attenzione, e spesso alla vista degli operanti si danno alla fuga”.
 
Il servizio, ha comunque effetto di disturbo e di deterrenza che, unito ai servizi svolti dai Vigili Urbani in divisa e con autovettura con i colori di istituto contribuisce sia all’azione di prevenzione che di contrasto del fenomeno. Gli agenti hanno ad oggi sequestrato 516 “spazzole lavavetri”, applicando anche la sanzione accessoria del sequestro di denaro, quando presente, perché provento dell’attività illecita. Durante i periodi di osservazione svolti non sono mai stati accertati illeciti di natura penale. Dal censimento dei cosiddetti “lavavetri” emerge in modo chiaro che la stragrande maggioranza appartiene all’etnia ROM, in possesso di documento di identità comunitario e sul territorio privi di una residenza. 
 
Inoltre è stato notato che dopo gli interventi effettuati molti dei lavavetri, hanno cambiato il loro “posto di lavoro” e altri hanno cessato l’attività, con una sensibile diminuzione del fenomeno. 


c.s.

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