Anche durante l’anno scolastico 2018-2109 le scuole superiori e le agenzie formative piemontesi possono aderire al progetto sui percorsi formativi alternativi alle sanzioni disciplinari: al posto della sospensione, agli studenti sarà offerta la possibilità di partecipare ad attività di volontariato come sostegno ad anziani, disabili o adolescenti in difficoltà, attività di doposcuola rivolte ai bambini, consegna di cibo a domicilio alle famiglie in situazione di disagio.
Realizzata dal Forum Interregionale Permanente del Volontariato Piemonte e Valle d'Aosta e promosso dall’assessorato all’Istruzione della Regione Piemonte, insieme all’Ufficio scolastico regionale per il Piemonte, l’iniziativa, avviata per la prima volta nel 2008 e da allora riproposta ogni anno nell’ambito dell’Osservatorio regionale per la prevenzione dei bullismi, si propone di contrastare il disagio sociale e relazionale dei ragazzi partendo dal principio che una condotta sbagliata possa essere modificata non tanto attraverso punizioni, bensì attraverso la costruzione di percorsi educativi di recupero che prevedono l’inserimento dei giovani in attività socialmente utili gestite da associazioni di volontariato o realtà del Terzo Settore.
Lo scorso anno questi percorsi hanno riguardato più di 350 studenti con il coinvolgimento di 120 associazioni ed enti del terzo settore, prevede la stipula di un protocollo d’intesa tra il Forum del volontariato e l’istituto scolastico o l’agenzia formativa, in cui si garantisce la copertura assicurativa, l'assegnazione di tutor e lo studio di un percorso personalizzato, costruito sul profilo di ciascun ragazzo, in accordo con i docenti referenti e le famiglie. Il progetto, inoltre, che viene condiviso con il consiglio di classe e ha una durata minima di tre mezze giornate, può essere realizzato al mattino, in sostituzione della frequenza delle lezioni, o nel pomeriggio, dopo l'orario scolastico, nel caso in cui la sospensione preveda anche la frequenza obbligatoria delle lezioni.
“Continuiamo a sostenere questo progetto - dichiara l’assessora regionale all’Istruzione, Gianna Pentenero - perché riteniamo rappresenti una reale opportunità di crescita per gli studenti piemontesi, a cui viene offerta la possibilità, anche se per un periodo limitato, di mettersi alla prova in contesti diversi da quello scolastico e di sperimentare, insieme ai volontari, i valori positivi della condivisione e della solidarietà. L’iniziativa prevede inoltre la costruzione di una rete di collaborazione tra scuola, famiglie e mondo del volontariato, contribuendo a realizzare quell’alleanza educativa fondamentale per contrastare comportamenti scorretti a scuola, a cominciare da quelli legati al fenomeno del bullismo e del cyberbullismo”.