Dopo aver trovato copertura finanziaria soltanto nello scorso mese di maggio con le risorse arrivate dal Ministero della Sanità, la Regione può dare attuazione al Piano delle attività di contrasto, prevenzione, diagnosi e cura del gioco d’azzardo patologico.
È quanto ha dichiarato l’assessora alla Formazione professionale, Gianna Pentenero, nel corso della seduta congiunta, svoltasi il 16 luglio in Consiglio regionale, della Terza e Quarta Commissione e del Comitato per la qualità della normazione e la valutazione delle politiche del Consiglio: “Questo consente ora di attuare le diverse azioni che, come noto, prevedono il potenziamento dei servizi sanitari dedicati alle dipendenze, campagne d’informazione mirate, formazione e aggiornamento professionale per i soggetti interessati, come gestori e dal personale di sale giochi e locali che ospitano slot, operatori delle Polizie municipali, studenti e insegnanti. In collaborazione con i Comuni è in fase di definizione la mappatura delle distanze dai luoghi sensibili”.
L’assessore alla Sanità, Antonio Saitta, ha precisato che si sta predisponendo il progetto formativo per tutti gli operatori sanitari del pubblico e del privato e che verrà potenziato lo stesso Osservatorio epidemiologico regionale sulle dipendenze.
Pentenero e Saitta hanno poi annunciato che il prossimo 11 ottobre si svolgerà un convegno dedicato all'analisi e alla valutazione dell’impatto in Piemonte prodotto dalla legge.