“Dall'ultimo monitoraggio del Ministero della Salute sui Livelli essenziali di assistenza, i cosiddetti Lea, riferito al 2017, il Piemonte è al primo posto. Un po’ di anni fa eravamo al sesto posto, nel 2016 al terzo e ora in cima alla classifica davanti a Toscana, Emilia, Veneto e Marche e Lombardia, verso la quale soffriamo di un complesso di inferiorità anche sulla sanità”: è quanto ha dichiarato l’assessore regionale alla Sanità, Antonio Saitta, durante un convegno sui 40 anni del Servizio sanitario nazionale che si è svolto il 14 novembre nell’ospedale Sant’Andrea di Vercelli. “Ora c'è un riconoscimento diffuso delle nostre competenze professionali - ha proseguito - che siamo riusciti ad inserire in alcuni ambiti di discussione".
Saitta ha anche parlato dell'aumento del personale, possibile dopo l'uscita del piano di rientro: "Abbiamo preferito ridurre il numero di amministrativi e aggiungere risorse sul comparto sanitario mettendo più medici, infermieri e operatori socio-sanitari, per riportare alla fine del 2020 la situazione del personale che c'era nel 2012".
L’assessore ha poi lamentato che “il tema della sanità, nel dibattito politico nazionale, non è al centro dell'attenzione: non c'è una parola su quest'argomento, come se fosse un settore qualunque. Sono molto preoccupato, perché non è così scontato che, così come lo conosciamo oggi, il sistema nazionale abbia un futuro. Avere sette Regioni sottoposte a piano di rientro, di cui quattro commissariate, vuol dire che non sempre i diritti alla sanità vengono garantiti. In una giornata di celebrazione come questa ritengo ancor più importante ragionare con spirito autocritico: esprimo le mie preoccupazioni per una situazione in cui in tutta Italia dobbiamo fare i conti con una carenza cronica di specialisti. È fondamentale dirlo, ed è essenziale ragionare in prospettiva ripensando alla programmazione. Abbiamo lavorato e continuiamo a farlo in un’ottica in cui occorre incidere sul sistema di governance su più livelli. Lo abbiamo fatto recentemente anche sul piano farmaceutico con la centralizzazione delle gare, anche tra Regioni. Perché occorre creare le basi affinché il sistema sanitario sia sempre in grado di mantenere il suo valore: rispondere alle domande di salute dei cittadini”.
Infine, Saitta ha ringraziato il direttore generale dell’Asl di Vercelli, Chiara Serpieri, per il lavoro svolto fino ad ora anche sul piano degli investimenti, dove l’Azienda con proprie risorse sta operando su più fronti: sono infatti in corso diversi lavori per ristrutturare il Pronto soccorso, la Dialisi e anche altri reparti e poter rendere gli ospedali più accoglienti e a misura di pazienti. Ho apprezzato le energie e l’entusiasmo che i professionisti di Vercelli mi hanno illustrato: in particolare il lavoro multidisciplinare del centro di Ortoinfettivologia e alcuni progetti importanti che hanno ottenuto premi nazionali come quello dedicato all’anagrafe della fragilità, il progetto di prevenzione “Dedalo Volare sugli anni” ed un altro dedicato all’ambito veterinario con “Animali in Città” promosso da Legambiente”.