«L’emendamento sui voucher apre le porte al loro utilizzo nella imminente vendemmia che è l’attività agricola dove sono nati e sono più utilizzati». Questo afferma Fabrizio Galliati, presidente di Coldiretti Torino, in merito alle indiscrezioni sui contenuti dell’emendamento sui voucher che, se confermate, rappresentano una risposta coerente con l’obiettivo di ridurre burocrazia, riconoscendo la specificità del lavoro agricolo.
«Con il ritorno dei voucher nei campi – sottolinea Fabrizio Galliati – si riaffermano i principi originari senza gli abusi che si sono verificati in altri settori, anche perché nelle campagne i beneficiari possono essere soltanto disoccupati, cassintegrati, pensionati e giovani studenti che non siano stati operai agricoli, tra l’altro impiegati esclusivamente in attività stagionali. Infatti meno del 2 per cento del totale dei voucher è stato impiegato in passato in agricoltura dove sono nati e rappresentano un valido contributo all’emersione del lavoro sommerso per pensionati e giovani studenti».
Il presidente Fabrizio Galliati, aggiunge e chiude: «E’ importante assicurare al settore uno strumento che semplifichi, sia agile e flessibile rispondendo soprattutto a un criterio di tempestiva e disponibilità all’impiego e dall’altra sia capace di garantire forme di integrazione del reddito alle categorie più deboli in un momento in cui ne hanno particolarmente bisogno. Occorre però fare presto perché circa la metà dei voucher in agricoltura viene impiegata per la vendemmia che quest’anno partirà con gli inizi di agosto, mentre sono già in piena attività le raccolte di ortaggi e frutta».