“Il Piemonte è da tempo una delle Regioni all’avanguardia in Italia per la cura dei disturbi dello spettro autistico: abbiamo rafforzato la rete regionale, sia per i pazienti in età evolutiva che per gli adulti. Intendiamo andare avanti in questa direzione: c’è molto da fare e siamo determinati ad agire. Siamo capofila di un progetto nazionale ed una delle poche Regioni che stanziano fondi ad hoc per questa malattia: 2 milioni all’anno dal 2017 ad oggi.”
Cosi l’assessore alla Sanità, Antonio Saitta, dopo l’audizione del direttore generale dell’Asl Città di Torino Valerio Fabio Alberti in quarta commissione regionale.
Più personale e un generale potenziamento dell’attività sono alcune delle novità annunciate questa mattina dal direttore generale Alberti: attualmente il Centro segue 550 pazienti, dei quali circa la metà di Torino e città metropolitana edil resto residente nelle altre province. 115 sono in lista d’attesa: il tempo d’attesa per una visita ordinaria è di 7 mesi e di un mese per quelle prioritarie.
Come ricordato dal direttore Alberti, grazie ai fondi stanziati per il 2017 e il 2018 è stato possibile incrementare il numero di personale e prevedere attività formative per contribuire allo sviluppo e al consolidamento della Rete regionale.
Dal 2016 la Regione ha dato mandato ai servizi di neuropsichiatria infantile ed ai Centri di salute mentale di intensificare la diagnosi ed il trattamento precoce che- unitamente ad una presa in carico tempestività- possono essere determinati per migliorare le cure ed il trattamento dei malati.
“Abbiamo voluto rafforzare l’approccio multidisciplinare, coinvolgendo più specialisti. Come per altre patologie, nel passaggio dall’età evolutiva all’età adulta vi possono essere problemi: l’obiettivo dell’assessorato è fare in modo vi sia continuità di cure e gli eventuali disagi nella delicata fase di passaggio siano ridotti al minimo e gestiti dalle strutture con la massima attenzione”- afferma Saitta.